Inaugurato ieri il Murales dedicato a Giuseppe Di Matteo: ecco l'intervento del Sindaco

Pubblicata il 24/05/2023

Nel 31esimo anniversario della strage di Capaci, si è celebrata ieri, anche nel nostro Comune la giornata della legalità, per commemorare le vittime di tutte le mafie. Il 23 maggio 1992, in un attentato dinamitardo sull'autostrada che conduce dalla città di Palermo all'aeroporto, morirono il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anch'essa magistrato, e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. La cerimonia è culminata con l'inaugurazione di un murales nella via J. Kennedy seguita da una mattinata di riflessione, musica e letture insieme agli studenti dell'Istituto Calderone Carini - Torretta, ai giovani della Consulta Giovanile ed all'Associazione "Una Goccia nell'Oceano. Pubblichiamo di seguito l'intervento del Sindaco Arch. Damiano Scalici.

"Rivolgo un affettuoso saluto, ed un grazie, ai docenti ed alla D.S. D.ssa Notaro del nostro I.C. Calderone, agli amministratori, alla Consulta giovanile, all’associazione “Una goccia nell’oceano”, per avere organizzato questa “giornata della memoria”, un saluto al Comandante della Stazione dei Carabinieri, al nostro caro Padre Giuseppe e consentitemi un grazie particolare alla nostra artista Pinella Davì  per questo splendido murales del piccolo Giuseppe Di Matteo.
Consentitemi di ringraziare i nostri trombettisti il maestro G. Vitale ed il Luogotenente G. Gambino e di ringraziare anticipatamente i ragazzi della Band l’ORA D’ARIA che si esibiranno fra poco al Belvedere egregiamente diretti dal prof. Benny Vitale.
Un saluto speciale lo rivolgo a tutti voi ragazzi, che siete qui oggi con noi per ricordare uno dei periodi più bui della storia della nostra Repubblica affinchè tutto ciò non si ripeta più.
Ci ritroviamo ogni anno per queste ricorrenze simbolo per ricordarci che il sacrifico di tanti eroi non può essere stato vano. Per ricordarci che grazie al loro sacrificio, che ha risvegliato le coscienze di molti e grazie a voi ragazzi che guardate il mondo con gli occhi della bellezza, della bellezza delle regole, ogni giorno vediamo sempre più luce in quel tunnel del torpore e della bruttezza, in cui ci avevano calato, con la speranza quanto prima di poter dire finalmente "ca n'allibbirtamu di sta Mafia".
Ricordo una profezia di Giovanni Falcone La mafia è un fenomeno umano, e come tale, ha un inizio e avrà anche una fine” speriamo che questa fine arrivi presto. - Ricordatevi ragazzi, lo stato vince sempre;
Vedete, io, come tantissime altre persone ricordiamo perfettamente, quello che stavamo facendo sia il 23/05/1992 alle ore 17.58 e sia il 19/07/1992 alle ore 16.59; - 31 anni fa, sono passati 31 anni eppure, in nessuno di noi si è cancellato neanche un piccolo ricordo di quei momenti; - pensavano di cancellare Falcone e Borsellino in realtà hanno impresso le idee ed i valori di Falcone e di Borsellino nelle menti di tantissimi altri uomini ispirando le loro azioni quotidiane:
diceva Giovanni Falcone  «Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini ».
E così dopo 31 anni siamo qui, a trasmettere il ricordo, le idee, i valori di questi nostri eroi.
La mafia ragazzi, esiste tuttora. Non pensiamo che con la cattura di Messina Denaro possiamo considerarla sconfitta.
Ricordatevi che, la memoria, le celebrazioni, le parole e i discorsi, non bastano se non diventano impegno comune; - impegno di ogni giorno nello studio, nel lavoro, nella vita, per saper dire di “no” alla prepotenza, ai favoritismi, al compromesso, alle scorciatoie; - per avere la forza di andare avanti con la coscienza pulita, a testa alta e con la schiena dritta.
La scuola in questo percorso è fondamentale, Perché  insegna i valori della democrazia e della libertà, che devono essere sempre perseguiti con impegno e con passione.
Vi invito a non fermarvi mai, a non perdete mai di vista i vostri ideali, i vostri sogni, le vostre speranze di vivere in un  paese sempre più giusto e senza mafie.
La mafia, diceva Antonino Caponnetto, «teme la scuola più della Giustizia, l'istruzione toglie l'erba sotto i piedi della cultura mafiosa».
In questa giornata, così significativa e così partecipata, ricordiamo – nel nome di Falcone, Borsellino e del piccolo Giuseppe Di Matteo,  tutti gli uomini e le donne simbolo di legalità, di intransigenza, di coraggio, di determinazione, che sono stati uccisi per mano della mafia, perché non fossero di stimolo e di esempio per  tutti quei cittadini onesti, che li amavano e riponevano in loro fiducia e speranza.
 “Ognuno deve fare la sua parte, piccola o grande che sia”, diceva in un suo discorso Giovanni Falcone;
Adulti, giovani, uomini, donne, ognuno di noi nel proprio piccolo e nei ruoli che ricopriamo e/o  rivestiamo dobbiamo dare il nostro giornaliero contributo alla lotta all’omertà e al torpore mafioso stimolando ed elevando la bellezza del rispetto delle regole democratiche, veri antidoti alla sottocultura mafiosa.
La bellezza delle regole contrapposta al torpore mafioso.
Concludo citando una celebre frase di Giovanni Falcone “ Ogni uomo ha il compito di compiere il proprio dovere anche se porta a grandi sacrifici, questo ci distingue tra gli altri”.
 Con questo pensiero ringrazio tutti voi per essere stati qui oggi, giornata della memoria, per le emozioni che insieme stiamo vivendo, per gli spunti di riflessione che abbiamo condiviso, vi ringrazio per avermi ascoltato, con la speranza anzi quasi la certezza che presto  nna llibbirtaeremu di sti MAFIE!
Ricordatevi “La bellezza delle regole”,  contro ogni forma di Mafia,
GRAZIE
Torretta 23/05/2023                                           Il Sindaco
                                                                  (Arch. Damiano Scalici)

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